armen del Balletto del Sud, con le coreografie di Fredy Franzutti,
ha debuttato nel 2008 e
continua la tournée in numerosi festival e teatri italiani e
internazionali, divenendo una delle produzioni di
punta della compagnia.
Lo
spettacolo, impreziosito da un impianto scenografico operistico e da
bellissimi costumi, esalta la componente esotica spagnola del soggetto
di Prosper Merimée e della popolarissima musica di Bizet (affiancato da
Chabrier, Massenet e Albéniz). Per le calde atmosfere e per
l'interpretazione dei protagonisti, Carmen, fin dalle prime
rappresentazioni, ha riscosso entusiastici consensi di pubblico e
critica.
" Fredy Franzutti, oggi fra i pochi a saper comporre in
chiave ballettistica, scelta che egli qui porta a buon fine costruendo
un lavoro drammaturgicamente e coreograficamente efficace mettendo in
luce i pregi della sua compagnia."
Donatella Bertozzi (IL MESSAGGERO)
Prossime date: Calendario in definizione
Tra i numerosi luoghi dove lo spettacolo ha replicato ricordiamo: il teatro
dell'Opera di Tirana, il Teatro Antico di Taormina, il festival di
Siracusa, il Teatro Verdi di Pisa, il Teatro D'Annunzio di Pescara, il festival della
Versiliana, Vignale Danza, il Teatro Italia di Roma ed è stato l'evento di inaugurazione del Teatro Grande di Pompei nel 2014.
balletto in due atti
coreografia di Fredy Franzutti op.28/FF -08 da un racconto di Prosper Mérimée musiche di Bizet, Albéniz, Chabrier, Massenet scene di Francesco Palma
Elena Marzano e Carlos Montalvan protagonisti di Carmen dal 2009 al 2012 (ph. Gigi Nuzzo)
Presentazione (testo adatto per programmi di sala)
In una versione della celeberrima eroina di Prosper Mérimée si esalta il carattere della bellezza medusea che seduce il pubblico di sempre anche grazie alla popolarissima musica di Georges Bizet al quale testo dedicò un’opera lirica.
Carmen è ambientata (nel testo e nella versione musicale) in una Spagna letta da un punto di vista non autoctono, ovvero da autori che ne colorano la componente esotica aumentando il fascino delle caratteristiche tipiche della tradizione popolare di una terra che fu crocevia di popoli e culture. Alle musiche di Bizet si affiancano opere di altri autori (Albéniz, Chabrier e Massenet) che guardano nella stessa maniera il paese e il popolo spagnolo dalla raffinatissima Parigi.
Il modo in cui i personaggi vivono elementi come il fato, il destino avverso, la superstizione, la passione, il tradimento, la gelosia fino all’omicidio d’onore, è tutt’ora invariato in produzioni teatrali o cinematografiche contemporanee a cui la coreografia fa riferimento.
Carmen con le coreografie di Fredy Franzutti, uno degli spettacoli del Balletto del Sud che ha riscosso più successo, ha debuttato nel 2008 all’Europa Auditorium di Bologna ed ha avuto più di 100 repliche nei più prestigiosi teatri e festival internazionali, come il Teatro Antico di Taormina, nel 2010 all’opera di Tirana alla presenza di Sali Berisha e di numerose autorità albanesi e nel 2014 è stato l’evento di inaugurazione del Teatro Grande di Pompei.
Lo spettacolo è l’ipotetica creazione del balletto “Carmen” con un gusto ricostruttivo dell’epoca delle prime rappresentazioni dell’opera di Bizet. Il progetto attinge da fonti autentiche di scene e costumi per creare un nuovo spettacolo che utilizza linguaggi e strutture narrative del periodo centrale del IXesimo secolo - la novella di Mérimée è del 1845, l’opera di Bizet ha la sua prima rappresentazione all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Il III atto, ad esempio, “La montagna” è una tipica ricostruzione delle parti centrali degli spettacoli romantici con scene di demicaracter e passi a due aggiunti eseguiti dalle prime ballerine non protagoniste (qui interpreti del ruolo di Micaela) Il IV atto della spettacolo, la scena dei festeggiamenti per l’arrivo del Torero alla corrida è un vero divertissemant che Franzutti ricrea citando il balletto “Majisimo” che il cubano Jorge Garcia crea per il balletto nazionale di Cuba negli anni ‘60.
Scene a trasformazione ed accattivanti costumi, citazione del mondo operistico, hanno contribuito al successo dello spettacolo.
"Un tessuto musicale composito, ma studiato accortamente per favorire
una azione coreografica risultata intensa, ricca di mordente, con una
costante “narratività” esplicitamente espressa e mai fine a se stessa.
Qualità precipua di Franzutti, apparsa una volta di più in tutta la sua
evidente validità, è quella di saper fondere con mirabile equilibrio la
matrice accademica con gli spunti di modernità intelligentemente
soppesati ed impiegati, e nel caso specifico, anche con quel tanto di
folk, che però non scade mai nell’oleografico, si pensi alla
trascinante “farandola” o agli appassionati “passi a due”. Nicola Sbisà (La Gazzetta del Mezzogiorno)