La Stagione
di Danza del Balletto del Sud VI edizione
Chiostro dei
Teatini di Lecce
Dal 17 Luglio al 27 Agosto il Balletto del Sud presenta la VI
edizione della “Stagione di Danza” in collaborazione con il Comune di Lecce e il Teatro Pubblico
Pugliese.
4 spettacoli con repliche, per un totale di 7 appuntamenti,
nella cornice del Chiostro del Convento dei Teatini. Il coreografo Fredy
Franzutti firma le coreografie e la regia degli spettacoli compositi.
Due serate dedicate al balletto romantico e alla poesia di Giacomo
Leopardi in scena all’ex Chiostro dei Teatini di Lecce sabato 17 e domenica
18 agosto, alle 21.30.
Si apre così la sesta edizione della stagione estiva di danza,
promossa nel capoluogo dalla compagnia Balletto del Sud diretta da Fredy
Franzutti.
Nello
spettacolo “Serata Romantica” le pagine più belle del repertorio
ballettistico del periodo romantico (Giselle, La Sylphide, Coppelia, Papillon)
e altre coreografie nel genere (La Traviata, L'Acquario, Les Sylphides,) sono intervallate
dai versi del poeta di Recanati - ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento
italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale -.
Protagonisti sono i primi ballerini e i
solisti del Balletto del Sud: Nuria Salado Fustè, Matias Iaconianni, Alice
Leoncini, Alexander Yakovlev, Ovidiu Chitanu, gli altri solisti e corpo di
ballo della compagnia, eAndrea
Sirianni, « attore dall’eloquio raffinatissimo e dalla presenza scenica
imponente » (Valentina Nuzzaci, La Gazzetta del Mezzogiorno).
Lo spettacolo
replica il 19 agosto.
Il secondo
appuntamento è previsto per l’8 agosto con il debutto regionaledi
“La Luna dei Borboni”, spettacolo ispirato alla poesia di Vittorio
Bodini e che inscena le atmosfere evocative dell’area mediterranea
raccontata dal poeta. Franzutti, in questa nuova produzione, usa un linguaggio
personale contemporaneo e utilizza come elementi ispirativi e asse della
ricerca le pertinenze territoriali con il Sud, il rapporto con i popoli del mare
e l’argomento del testo poetico.
Lo spettacolo
che al suo recente debutto ha avuto elogi dalla critica, «un turbinio di
movimenti attinti al miglior teatro-danza di un tempo e a quello di oggi, di
stampo espressionista e contemporaneo, intensamente poetico. Franzutti mette in
scena bravissimi interpreti creando un paesaggio di anime i cui movimenti
disegnano una geografia interiore in un luogo senza tempo, eppure riconoscibile
in un Sud arcaico e inviolato, animato da una festosa malinconia sognante»
(Giuseppe Distefano - Danza & Danza) si anima sulle note appositamente
create da Rocco Nigro e Giuseppe Spedicato e gode
del
patrocinio e autorizzazione al titolo del Centro Studi Bodini.
Il 13 agosto è in scena lo spettacolo “Miti in scena”,i personaggi dell’Olimpo, le leggende degli eroi, gli incantesimi e le
metamorfosi divengono quadri danzati e interpretazioni teatrali in una rappresentazione
definita “accattivante e colta”, che presenta balletti tratti dal repertorio
classico, ricostruiti nei costumi e nello stile, e coreografie “a tema” create
da Franzutti.Il programma, che alterna quadri emozionali ed evocativi a brani
di brillante virtuosismo, si articola con interventi di danza, musica e teatro.Partecipano allo spettacolo l'attore Andrea Sirianni impegnato
nell’interpretazione di testi di Giovan Battista Marino, il monologo dell'Aiace
di Sofocle, l'Ulisse, avvolto dalle fiamme, tratto dal XXVI canto dell'Inferno
di Dante e la celebre poesia “Itaca” di Kostantinos Kavafis e l'attore Donato
Chiarello che introduce il mito.
A completare il programma della stagione venerdì 27 agosto ci sarà
la sesta edizione di “Radio-Med”, uno spettacolo composito in forma di galà
dedicato al Mediterraneo con le più belle pagine del repertorio ballettistico e
musicale specifico del Mare Nostrum: Don Chisciotte, Esmeralda, Romeo e
Giulietta, Carmen, i personaggi della mitologia greca, le canzoni, le danze
etniche.
Dopo il successo delle prime edizioni, si ripropone il programma
avvincente, che conquista le platee di ogni età e di ogni luogo, un cartellone
in cui la fanno da padrone il brillio del virtuosismo, la padronanza della
tecnica, la completezza dello stile.
Conducono la serata, in una particolare maniera radiofonica, la
giornalista di danza Monica Lubinu e l’attore Andrea Sirianni.
Protagonisti degli spettacoli sono ospiti di diverse discipline
dello spettacolo, i primi ballerini Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni e i
solisti della compagnia Balletto del Sud oggi considerata dalla critica: “da
molti anni realtà del balletto tra le più complete, serie e attive sul
territorio nazionale, con felici incursioni internazionali e una presenza nella
regione natale che non ha paragoni per l’opera di diffusione dell’arte della
danza.» (Valentina Bonelli – Danza&Danza 2015)
Inizio spettacoli ore: 21.30
Info e prenotazioni: Balletto del Sud 0832.453556, Castello Carlo
V 0832.246517; Prevendita on line: Ciaotickets.com. Costo biglietto posto
unico: 20 euro intero, 15 euro ridotto under 25.
La Luna dei Borboni la nuova produzione di Fredy Franzutti ispirata dalla poesia di Vittorio Bodini
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Fredy Franzutti
Il Balletto del Sud duante le prove
in collaborazione con:
Giovedì 8 Aprile "debutta", senza pubblico, la nuova produzione del Balletto del Sud dal titolo “La Luna dei Borboni”, con le coreografie di Fredy Franzutti su musiche appositamente create da Rocco Nigro e Giuseppe Spedicato.
Lo spettacolo, ispirato all'omonima poesia di Vittorio Bodini - poeta al quale è legata diversa attività produttiva e creativa di Fredy Franzutti – inscena le atmosfere evocative dell’area mediterranea raccontata dal poeta. Il Sud è per Bodini - e per lo spettacolo - un'originale “invenzione”, che parte da una precisa realtà storica e geografica, con tutti i problemi di natura sociale ed economica, e si elabora in una reinvenzione fantastica.
Il luogo è fatto di atmosfera, di costumi, di abitudini di vita di una concreta realtà e anche se non mancano gli elementi reali, da cui si parte per poi trasfigurarli in progetto futurista. La situazione è sognante e rilassata come il ricordo di una festa di un santo nella piazzetta del quartiere, dove eravamo ancora tutti assieme, tutti vivi. Il Meridione è sospeso ed immutabile e anche “l’Unita d’Italia” - intesa come fenomeno della contemporaneità o paradigma degli eventi del contemporaneo – non modifica e non condiziona lo stato delle cose che continuano nella condizione di rarefatta esistenza, di incontro collettivo inconsapevole, di oblio delle problematiche contingenti. La fisarmonica è il suono costante che accompagna le feste. Non è semplice come il tamburello, ha l’evoluzione dello strumento complesso ed è sospesa tra il mondo rurale e quello della società periferica.
“La luna dei Borboni”, poiché nulla è modificabile nella sostanza delle cose e nella trasposizione fantastica, muta il luogo della sofferenza in una parentesi di rilassatezza, rendendo i personaggi forti delle proprie origini illustri, fieri della appartenenza alla Magna Grecia.
La perdita totale della connotazione geografica proietta le immagini evocate in una condizione globale della situazione umana (“Il Sud ci fu padre / e nostra madre l’Europa”. Bodini).
Non mancano le partenze, le migrazioni, che accomunano gli abitanti del luogo agli uccelli, migrazioni cicliche con ritorni o con permanenze.
Danzano: Nuria Salado Fustè, Matias Iaconianni, Alice Leoncini, Ovidiu Chitanu, Aurora Marino, Lorenzo Lupi e Margherita Cardinalini. Ripetitore delle prove è Francesco Sorrentino.
La produzione, la 42esima che Franzutti crea per la sua compagnia, è realizzata, in questa prima versione, per soli 7 danzatori rendendo lo spettacolo agevole.
Franzutti usa un linguaggio personale proteso verso il teatro contemporaneo, collegando lo spettacolo alla propria produzione iniziale. Utilizza come elementi ispirativi e asse della ricerca le pertinenze territoriali con il Sud, inteso come appartenenza alla Magna Grecia, rapporto con i popoli del mare, come utilizzo della matrice popolare, adopero dell’argomento e del testo – di provenienza o soggetto mediterraneo – per la nuova narrativa coreografica.
La Luna dei Borboni debutta a porte chiuse nel Teatro Apollo di Lecce l’8 Aprile 2021 dove avviene la registrazione video per la futura diffusione in streaming.
Lo spettacolo, disponibile alla circuitazione per la prima stagione teatrale possibile, gode del patrocinio e autorizzazione al titolo del "Centro Studi Bodini" e rientra nel progetto: " Programmazione Custodiamo la Cultura in Puglia - Fondo Speciale per la Cultura e Patrimonio Culturale L. R. 40 art. 15 comma 3 - investiamo nel vostro futuro”
Il Balletto del Sud cerca ballerini/e con formazione classica e attitudine al movimento moderno.
Il Balletto del Sud indice un’audizione per danzatori professionisti da inserire nell’organico stabile della compagnia.
requisiti richiesti : Si cerca, con disponibilità, anche immediata, per l’inserimento nel programma lavorativo della compagnia (ripresa di spettacoli del proprio repertorio e preparazione di nuove produzioni).
1 ballerino con buona tecnica classica e contemporanea
1 ballerino con ottima tecnica classica
2 ballerine con ottima tecnica classica
Come si svolge :
Per partecipare all'audizione è necessario inviare una mail a contenenente:
Nome
Cognome
Data e luogo di nascita
Città di residenza
Cittadinanza
Età
Altezza
Email
Telefono
La mail deve essere corredata da:
curriculum
2-3 foto a figura intera
1 foto in primo piano
link di un video di estratti di una lezione di danza classica
link di un video di una variazione di danza classica (per le donne con le punte)
link di un video di una variazione di danza contemporanea
La direzione artistica visionerà il materiale e selezionerà i candidati ritenuti idonei che saranno convocati in presenza, presso la sede del Balletto del Sud, in via Biasco 10 a Lecce Italia.
È possibile inviare richiesta di audizione in qualsiasi momento nella modalità sopra descritta. La graduatoria ha valore di un anno fino a settembre 2022 - con contratti rinnovabili.
Secondo la necessità verranno convocati i danzatori seguendo l'ordine della graduatoria o seguendo le necessità coreografiche.
Se un danzatore è già entrato in precedenti graduatorie e non è stato chiamato deve sostenere nuovamente l'audizione.
Durante l'audizione è possibile essere segnalati per la partecipazione al corso di perfezionamento del Balletto del Sud.
0039 0832 45 35 56
old.ballettodelsud.it
Balletto del Sud requires dancers - with a classical training and an aptitude for modern movement.
Balletto del Sud requires dancers - with a classical training and an aptitude for modern movement.
Balletto del Sud announces an audition for professional dancers to be included on the company's permanent staff. Requirements:
1 man dancer with good classical and contemporary technique
1 man dancer with excellent classical technique
2 women dancers with excellent classical technique
availability to enter immediately the company's work program (resumption of shows from their own repertoire and new productions).
To apply, send an email to containing:
First name
Surname
Date and place of birth
City of residence
Citizenship
Age
Height
E-mail
Phone number
The email must be accompanied by:
curriculum
2-3 dance photos
1 head shot photo
Video-link: extracts from a ballet class
Video-link: classical variation (danced in pointe shoes by female applicants)
Video-link: contemporary variation
The artistic direction will view the material and select the candidates deemed suitable who will be summoned for a live audition, at the studio of the Balletto del Sud, in via Biasco 10, Lecce (Italy). It is possible to send an audition request at any time in the manner described above.
The ranking is valid for one year until September 2022 - with renewable contracts
According to the need, the dancers will be summoned following the order of the rankiong or following the choreographic needs. If a dancer has already entered previous rankings and has not been called, he must sit the audition again. During the audition it is possible to be recommended for participation in the postgraduate course of Balletto del Sud.
Fredy Franzutti con “Bolero" ospite al Teatro dell'Opera di Sofia Debutto il 10 febbraio 2021
*** Il BALLETTO DEL SUD con la diretta streaming "Le Lettere Ritrovate"
Progetto del Teatro Pubblico Pugliese: "Indovina chi viene a (S)cena"
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Fredy Franzutti al Teatro dell'Opera di Sofia
Il corpo di ballo dell'Opera di Sofia duante le prove
Balletto del Sud Le lettere ritrovate
Il coreografo italiano Fredy Franzutti, direttore dal 1995 del Balletto del Sud, è impegnato in questi giorni in Bulgaria nella realizzazione della sua versione del Boléro di Ravel per la compagnia del Balletto Nazionale del Teatro dell'Opera di Sofia.
La prima è prevista per mercoledì 10 Febbraio 2021.
Per la sua versione del Boléro, Franzutti si è ispirato ai limiti imposti a noi tutti dall’attuale congiuntura sanitaria/sociale – anche se in Bulgaria i provvedimenti governativi non impongono il distanziamento fra gli artisti, in prova e in scena, ma semplice prudenza e cautela – immaginando una festa danzata nel corso della quale i partecipanti rispettano il distanziamento sociale anelando al contatto umano che è loro proibito.
Per l'allestimento di Boléro Franzutti ha curato anche le scene e i costumi. Il Bolero divide la serata con la celebre Carmen Suite di Alberto Alonso.
Franzutti era già stato più volte ospite del teatro di Sofia. Già nel
1997 in occasione della creazione di un breve balletto, "On the
Crossing" su musiche di René Aubry, per dieci solisti del teatro.
Nel
2019 ha realizzato la sua versione coreografica dei Carmina Burana di
Orff, che, a partire dalla scorsa stagione, è entrata stabilmente nel
repertorio del Balletto Nazionale, con numerose repliche nel corso di
tutto l’anno.
Nel mese di Novembre 2020 ha creato i movimenti coreografici dell’Opera Elektra, con la regia di Plamen Kartaloff.
Sara Nora Krysteva, direttrice del Balletto Nazionale di Sofia ha commissionato a Franzutti, per la stagione 2021, la nuova versione coreografica di un titolo del repertorio classico, con il progetto di inserire stabilmente anche questa nuova creazione nel repertorio della compagnia.
* * *
Il Balletto del Sud, la compagnia italiana diretta da Fredy Franzutti, ha presentato, domenica 31 gennaio 2021, in diretta streaming dal Palazzo Marchesale di Taviano (Le), lo spettacolo dal titolo: “Le lettere ritrovate” performance di 30 minuti di poesia e danza con le coreografie di Fredy Franzutti e le rime di Giacomo Leopardi.
La performance racconta di “Romanticismo”, di come la letteratura italiana abbia influenzato l’arte della danza nel periodo Romantico. Specialmente la poetica di Giacomo Leopardi che più si identifica con il senso proprio del balletto romantico di metà ottocento. Si evidenziano le similitudini con i giovani nobili coevi - del Salento - con similare vocazione a non condurre una vita da “giovin signore”. Come il poeta di Recanati si impegnano nella vita sociale con atteggiamento critico e passione. Eccellendo nella scrittura, nella politica o in vicende eroiche risorgimentali. La connessione Tra Leopardi e il Salento è il ritrovamento nel 2002 in terra salentina di un documento datato 11 dicembre 1832, prezioso per la migliore comprensione della vicenda umana e artistica del poeta di Recanati: le lettere indirizzate all’amico Antonio Ranieri. Ritrovate nel Comune di Salice Salentino, erano misteriosamente, dietro un quadro, nella chiesetta della Madonna del Latte, ad un chilometro dal centro abitato.
La performance “Le lettere ritrovate”, anche se presenta coreografie nuove con una diversa concezione scenica, è concepita come “spin-off” dello spettacolo “Serata Romantica”, da diversi anni in tournée nazionale.
Interpreti sono i solisti e primi ballerini del Balletto del Sud: Nuria Salado Fustè, Alice Leoncini, Carlos Montalván, Matias Iaconianni, Ovidiu Chitanu. L’attore Andrea Sirianni interpreta Leopardi e la voce fuoricampo è di Donato Chiarello. Regia, coreografie e testi sono di Fredy Franzutti. Maestro di ballo e ripetitore è Francesco Sorrentino.
La performance con la diretta streaming è inserita nel progetto “Indovina chi viene a (S)cena” promosso e organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese, che ha provveduto anche alla logistica e alla realizzazione dei video.
Fredy Franzutti con “Bolero", "Sylvia" ed "Elektra" coreografo ospite al Teatro dell'Opera di Sofia
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Fredy Franzutti al Teatro dell'Opera di Sofia
Il corpo di ballo dell'Opera di Sofia duante le prove
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Il coreografo italiano Fredy Franzutti, direttore dal 1995 del Balletto del Sud, è impegnato in questi giorni in Bulgarianella realizzazione di tre differenti creazioni per la compagnia del Balletto Nazionale del Teatro dell'Opera di Sofia: il Boléro di Ravel, il passo a due di Sylvia e i movimenti coreografici dell’opera Elektra di Strauss.
Franzutti era già stato ospite del teatro di Sofia nel 1997, in occasione della creazione di un breve balletto, On the Crossing, su musiche di René Aubry per dieci solisti del teatro. Nel 2019 ha realizzato la sua versione coreografica dei Carmina Burana di Orff, che, a partire dalla scorsa stagione, è entrata stabilmente nel repertorio del Balletto Nazionale, con numerose repliche nel corso di tutto l’anno.
La prima di Elektra, con la regia di Plamen Kartaloff, è in programma giovedì 26 novembre – con replica il 29 –. Le coreografie di Boléro e del passo a due di Sylvia sono previste per il galà del 31 dicembre, con repliche nella stagione 2021.
Una ventina i ballerini impegnati nelle coreografie: tra questi anche la stella dell'Opera di Sofia: l'eccellente Marta Petkova, più volte ospite apprezzata anche nei maggiori teatri lirici italiani, dal San Carlo di Napoli al Teatro Massimo di Palermo e in diversi teatri d’Europa.
Per la sua versione del Boléro, Franzutti si è ispirato ai limiti imposti a noi tutti dall’attuale congiuntura sanitaria/sociale – anche se in Bulgaria i provvedimenti governativi non impongono il distanziamento fra gli artisti, in prova e in scena, ma semplice prudenza e cautela – immaginando una festa danzata nel corso della quale i partecipanti rispettano il distanziamento sociale anelando al contatto umano che è loro proibito.
Il passo a due da Sylvia, sulle musiche di Léo Delibes, è stato creato da Franzutti per la sua compagnia nel 2017, ispirandosi all'originale di Louis Mérante del 1876. Nel ruolo dei due protagonisti, Sylvia e Aminta, i primi ballerini della compagnia di Sofia, Marta Petkova e Nikola Hadjitanev.
Per l'allestimento di Boléro e Sylvia Franzutti ha curato anche le scene e i costumi.
In oltre venticinque anni di carriera, in Italia e all'estero, il maestro Franzutti ha creato per il Balletto del Sud – compagnia da lui fondata a Lecce, sua città natale – oltre 40 fra titoli di repertorio e spettacoli.
Ha creato inoltre balletti e curato coreografie d'opera per diverse altre compagnie e teatri: per il Teatro dell’Opera di Roma, su invito di Carla Fracci e Beppe Menegatti, ha messo in scena sei diverse nuove creazioni o re-invenzioni di titoli del repertorio romantico e novecentesco.
Per il Teatro Massimo Bellini di Catania, ha creato le danze dell'opera Adriana Lecouvreur. All'estero, sia con coreografie originali che curando l'allestimento delle danze di varie opere, ha collaborato (per un triennio) con l’Opera di Montecarlo, con il Teatro dell’Opera di Bilbao, con l'Opera di Magdeburgo e con due produzioni, Carmen e Fedra, con l'Opera di Tirana. Al Teatro Bolscioi di Mosca è stato chiamato a curare la coreografia delle danze per l'opera La forza del destino.
Sara Nora Kresteva, direttrice del Balletto Nazionale di Sofia ha commissionato a Franzutti, per la stagione 2021, la nuova versione coreografica di un titolo del repertorio classico, con il progetto di inserire stabilmente anche questa nuova creazione nel repertorio della compagnia.
* * *
Il repertorio della compagnia di balletto dell'Opera di Sofia – fondata nel 1928 e legata fin dalla fondazione alla grande tradizione russa – è fra i più ricchi di titoli di pregio e di prestigio: custodisce la versione coreografica del Romeo e Giulietta di Leonid Lavroskij, firmata dal coreografo russo nel 1940 per il debutto del balletto di Prokofiev con la grande Galina Ulanova. Di Lavrovskij anche la loro versione di Giselle. Due classici come Il Lago dei Cigni e Schiaccianoci sono in repertorio nella versione di Yury Grigorovich. Non mancano titoli neoclassici: Who Cares? di George Balanchine, la Carmen Suite di Alberto Alonso e In the Middle Somewhat Elevated di William Forsythe.
COMUNICATO Protocollo di intesa con il Museo Castromediano di Lecce per i progetti di ricostruzione del repertorio
SERATA ROMANTICA
↓ FOTO ALTA DEFINIZIONE click per download
Balletto del Sud e Museo Castromediano partner nei progetti di rievocazione del repertorio classico che la compagnia salentina produce da anni con l'attenzione per le ricostruzioni filologiche.
Grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto il 30 ottobre 2020, il Castromediano – gestito dal Polo bibliomuseale di Lecce diretto da Luigi De Luca – si è impegnato a sostenere queste operazioni di recupero e diffusione della cultura ballettistica internazionale intraprese dal Balletto del Sud. In quest’ottica sono nati spettacoli come “Serata Romantica”, “Miti in Scena”, “Mediterraneo” e “Le Maschere”.
L’obiettivo è contribuire alla diffusione del gusto per il repertorio classico e romantico anche fuori dai circuiti tradizionali e delle fondazioni liriche per avvicinare un pubblico sempre più ampio alla cultura del balletto.
De Luca dichiara, nel documento, a nome del Polo, «la propria disponibilità a collaborare, sostenere e promuovere il progetto del Balletto del Sud contribuendo alla realizzazione delle attività previste e, nell’ambito delle proprie competenze, garantisce: promozione delle azioni progettuali presso la rete di riferimento e nell’ambito delle attività del Polo, anche attraverso piattaforme digitali, e supporto alla realizzazione delle azioni progettuali».
Negli spettacoli previsti dal progetto le coreografie sono originali e attendibilmente ricostruite, quando la tradizione è riuscita a tramandare interamente i dati e gli elementi coreografici e iconografici, o ricostruite “à la manière de”, quando le tracce sopravvissute sono integrate da coreografie “in stile” per completare il filamento del balletto perduto. Fredy Franzutti, coreografo e direttore della compagnia, nella sua trentennale carriera, ha accumulato un’importante esperienza nella ricostruzione di diversi “balletti perduti”, in particolare nella lunga collaborazione (2006-2010) con la compagnia di balletto del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Carla Fracci.
Hanno collaborato con lui, nella ricostruzione di alcune coreografie, le étoiles Anna Razzi e Letizia Giuliani, interpreti, nella loro carriera e con successo, di molti capisaldi del genere. Francesco Sorrentino, maître de ballet, è responsabile per la compagnia del lavoro di conservazione.
I costumi sono fedelmente ricostruiti dalle foto e dalle immagini delle prime interpretazioni con un lavoro di sartoria artigianale caratterizzata dal ricamo a mano e dalle applicazioni di preziosi, nastri e passamanerie. I tessuti stessi sono spesso broccati e stoffe antiche.
Attualmente Franzutti è impegnato per la realizzazione di diverse coreografie per il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Sofia, con il quale collabora da diversi anni, e tra queste vi è la sua versione del passo a due di “Sylvia e Aminta”, tratto dal balletto “Sylvia” su musiche di Léo Delibes. Franzutti ha creato il passo a due per la sua compagnia nel 2017 ispirandosi alla prima versione di Louis Mérante del 1876 ed ora entra nel repertorio del teatro bulgaro. In questo periodo il Balletto del Sud è impegnato nelle prove per gli spettacoli previsti per il periodo invernale in attesa della riapertura dei Teatri.
old.ballettodelsud.it Balletto del Sud Segreteria: tel. 0832 45 35 56