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Nello stesso anno, dopo tante avventure erotico-sentimentali di poco conto, Georges incontra Geneviève Halévy, secondogenita del suo ex insegnante. L'ostilità della famiglia della ragazza (che vede in lui un bohémien, un artista senza avvenire), i frequenti attacchi di angina e la continua lotta per sopravvivere e lavorare in un ambiente corrotto e infido sono all'origine della profonda crisi spirituale che colpisce il compositore e di quel pessimismo scettico e disincantato che diverrà una costante del suo pensiero. La sua musica registra i segni della crisi e del cambiamento. Nel giugno del 1869, Bizet sposa Geneviève. Ma l'unione si deteriorerà a causa dell'instabilità mentale della ragazza. Bizet attraversa un periodo professionalmente dispersivo: i progetti si accavallano e sovente sfumano nel nulla. Con lo scoppio della guerra franco-prussiana del 1870 decide di arruolarsi nella Guardia nazionale. Alla fine della guerra, nel 1871, compone una delle opere più belle del repertorio pianistico a quattro mani: la serie di dodici pezzi Jeux d'enfants, da cui ricava una suite per orchestra, e nell'estate scrive rapidamente, su invito dell'Opéra-Comique, un'opera in un atto, "Djamileh". Nonostante il buon esito della prima (1872) la nuova opera raccoglierà molte critiche negative. Il 10 luglio 1872, Geneviève dà alla luce Jacques, e Leon Carvalho commissiona a Bizet le musiche di scena per un dramma di Alphonse Daudet: L'Arlésienne. per la prima volta Bizet ha a che fare con un testo di grande valore. L'esito della prima (1º ottobre 1872) però delude le aspettative dei due artisti. L'Arlésienne viene eseguita davanti ad un pubblico mal disposto e chiacchierone. Bizet ricava dalla sfortunata partitura una suite per grande orchestra, che ottiene un grande successo nel novembre dello stesso anno. Tra il 1873 e il 1875 Bizet lavora a Carmen, il suo capolavoro, opera affascinante per la ricchezza dell'invenzione musicale, il melodismo morbido e sensuale, la duttilità dell'armonia, la leggerezza delle danze e degli elementi folklorici. Un'opera che avrà fra i suoi più entusiastici ammiratori Friedrich Nietzsche, Piotr Ilic Caikovskij e Giacomo Puccini. Ma il soggetto, tratto da una novella di Prosper Mérimée e ambientato nella Spagna degli zingari e dei toreri, suscita un forte scandalo e all'esito deludente della prima fa seguito la reazione aspra e violenta della critica. Bizet è profondamente turbato. Ad aggravare la situazione sopravviene un violento attacco di angina con crisi di soffocamento, tanto che il trentasettenne compositore è costretto su una sedia a rotelle. Il 28 maggio 1875 parte con Geneviève per Bougival dove, rinfrancato da un paio di giorni di tranquille passeggiate, si concede un bagno nel fiume: un'imprudenza che gli provoca un accesso di febbre reumatica e una crisi cardiaca. Il 2 giugno la crisi pare superata. La sera all'Opéra-Comique va in scena Carmen; nella notte Bizet muore (Bougival, 3 giugno 1875). L'alone di mistero che circonda questa morte è così forte che si parla perfino di suicidio. I funerali si svolgono il 5 giugno a Parigi, nella chiesa della Trinité a Montmartre, alla presenza di quattromila persone.
Opere
La Maison du Docteur (s.d.) opéra-comique Le Docteur Miracle (1857) operetta Don Procopio (1906) opera buffa L'amour peintre (incompiuta, forse distrutta dall'autore) opéra-comique da Molière Ivan IV (1946) opera lirica La guzla de l'émir (incompiuta, forse distrutta dall'autore) opéra-comique Les Pêcheurs de perles (1863) opera lirica La Jolie fille de Perth (1867) opera lirica La Coupe du Roi de Thulé (incompiuta) opera lirica Sol-si-ré-pif-pan (incompiuta, forse distrutta) operetta Djamileh (1872) opéra-comique L'Arlésienne (1872) musiche di scena per la pièce di Alphonse Daudet Don Rodrigue (incompiuta) opera lirica Carmen (1875) opéra-comique
Composizioni per orchestra Ouverture in La minore (ca. 1855) Sinfonia in Do maggiore (1855) Sinfonia (1859, due versioni entrambe distrutte dall'autore) Scherzo e Marche funèbre in Fa minore (1860-61) La Chasse d'Ossian, ouverture (1861, perduta) Roma, Sinfonia in Do maggiore (1860-68, rivista nel 1871) Marche funèbre in Si minore (1868-69) Petite suite (versione orchestrale di 5 pezzi di Jeux d'enfants per pianoforte a 4 mani, 1871) L'Arlèsienne, suite dalle musiche di scena per il dramma di Daudet (1872 - la suite n. 2 è di Ernest Guiraud e include un pezzo da La Jolie fille de Perth) Patrie, ouverture (1873)
Composizioni per pianoforte
Grand valse de concert in Mi bemolle maggiore (1854) Trois esquisses musicales (1858 ? - originariamente per harmonium) Chasse fantastique (1865 ?) Chants du Rhin, 6 pezzi ispirati a poesie di Joseph Mèry (1865) Variations chromatiques de concert (1868) Jeux d'enfants, 12 pezzi per pianoforte a 4 mani (1871)
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