Premio Giunco ad Acquarica del Capo conRosanna Cancellieri Direzione Artistica di Fredy Franzutti del Balletto del Sud 11 agosto – Castello di Acquarica del Capo - ore 21.30 L'11
agosto ha luogo ad Acquarica del Capo la seconda edizione del “Premio
Giunco”, un riconoscimento al merito di una personalità della cultura,
dello spettacolo o della scienza che si è particolarmente distinto per
il suo legame al territorio salentino.
Il premio organizzato e
assegnato dall’Amministrazione Comunale di Acquarica del Capo in
collaborazione con l'associazione "Fili di Giunco" intende richiamare
l’attenzione sul giunco palustre, che non solo ci riporta a una
vegetazione spontanea peculiare della terra salentina, ma anche a
un’importante espressione dell’artigianato locale, a una capacità
manuale, ormai sempre più rara, che lega la tradizione di Acquarica del
Capo alle grandi culture del mondo, che hanno identificato la propria
produttività con la raccolta e l’intreccio del giunco. L'evento,
che si tiene alle ore 21,30 nel Castello di Acquarica del Capo, è uno
straordinario Galà con Musica, Teatro e Danza creato dal coreografo
Fredy Franzutti del Balletto del Sud, al quale l'amministrazione
comunale di Acquarica, nella persona del vicesindaco Giacomo Palese, ha
affidato la direzione artistica.
I brani scelti compongono un
"intreccio" che allaccia capolavori della musica, della danza e del
teatro alla storia del Castello di Acquarica e alla tradizione
artigianale dell'intreccio del Giunco. La serata è condotta dalla giornalista e conduttrice Rosanna Cancellieri e vede tra gli ospiti gli attori Cinzia Leone e Andrea Sirianni,
il flautista Emanuele Cacciatore, la chitarra di Francesco silvestro,
la cantante Domy Siciliano, l'Hungarian International Orchestra e i
danzatori del Balletto del Sud con i primi ballerini Nuria Salado Fustè e
Carlos Montalvan.
Il giunco, un tempo raccolto
nelle zone di Torre Mozza e Lido Marini, veniva lavorato ad Acquarica
del Capo dalle mani sapienti di artigiane scrupolose per la creazione di
“culmi” o “curmi” (cestini). La lavorazione del giunco palustre è stata
fino ai primi decenni del ‘900 una delle attività più remunerative del
paese, con diversi opifici che davano da lavorare a centinaia di
persone. A oggi la produzione di prodotti di giunco è limitata alla zona
di Acquarica del Capo. Il comune ha avviato attività di recupero,
preservazione e valorizzazione per salvare dall’estinzione quanto rimane
della cultura e della capacità di lavorazione artigianale. | |